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Elementi di finali di Pedone (e di Torre)

Elementi di finali di Pedone (e di Torre)

Ci sono partite che si ricordano per un sacrificio spettacolare o un attacco irresistibile, e poi ci sono quelle che si vincono (o si perdono) nell’apparente calma di un finale di pedoni.

 

È lì che la precisione diventa tutto: una casa in più o in meno, un’opposizione presa o mancata, e mezzo punto vola via...

Questo articolo nasce da una delle nostre serate di studio dedicate ai finali elementari, tenuta da Claudio qualche tempo fa — una di quelle serate in cui, tra battute e posizioni alla lavagna, ci si accorge che dietro regole semplici si nascondono meccanismi logici bellissimi.
Qui trovate i suoi appunti e le posizioni più istruttive, con spiegazioni pratiche su come riconoscere al volo se un finale di Re e pedone è vinto o patto, e come comportarsi per non cadere nei soliti tranelli.

Non si tratta di teoria astratta: sono strumenti concreti per chi vuole capire quando entrare in un finale, come difendersi, e come vincere senza dover “fare i conti a tavolino” in pieno zeitnot.


 

Finali di pedone contro Re

 

Partendo dalla posizione:

Con mossa al Nero osserviamo che ci troviamo nella posizione di Philidor, posizione patta, ma per pattare la parte debole (il Nero) deve sapere come comportarsi nel caso il Bianco si difenda dagli scacchi orizzontali interponendo la torre

1...Ra5+ 2.Rd5

Il Nero DEVE sapere che cambiando si arriva in una posizione patta e lo deve sapere come sa che nella posizione di partenza le sue torri vanno in a8 ed h8.
Quando lo SA, cambierà le torri senza timore (anche se la regola generale direbbe che la parte debole NON deve cambiare i pezzi)

2...Rxd5 3.Kxd5 Ke7 patta.

Lo scopo primario di questa serata (e di quest'articolo) è vedere due o tre posizioni e due o tre regolette che ci aiutino a capire AL VOLO se un finale di Re e singolo pedone è vinto o patto, e di poterlo capire in partita, PRIMA DI ENTRARCI. Questo è importantissimo in un qualsiasi finale che possa finire in un finale di pedoni, per evitare di lasciare sul campo mezzi punti gratuiti.

 

Prima posizione


Iniziamo con un grande classico per scaldarci.
Mossa al Bianco. Chi di voi (platea in sala e a casa) è in grado di dire se la posizione è vinta per il Bianco o è patta? Chi di voi sa dire anche il perché?

Andiamo a vedere la soluzione:
Per vincere il Bianco deve controllare le case critiche del pedone (vedi ultimo paragrafo per l'enunciato completo di questa regola).
In questo caso, col pedone in b3, le case critiche del pedone sono le case a5,b5 e c5. Se il Bianco riesce a controllare una di queste case, a gioco corretto promuoverà il pedone. Se il Nero riesce ad impedire l'accesso al Re Bianco a queste case, a gioco corretto la partita sarà patta.

L'obiettivo del Bianco è portare il Re in sesta traversa col pedone in quinta

Se il Bianco riesce in questo scopo, il finale è vinto.

Proviamo a giocare la posizione (possibile esercizio per i lettori).
Riesce il Bianco a giungere al suo obiettivo iniziale? Occupare una delle tre case critiche?
Il Bianco NON spinge il pedone, ma punta alle case critiche

1.Kc3 Kd7

Giocare adesso Kc4 sarebbe un grave errore. Kc6 del Nero consegnerebbe a lui l'opposizione e il Re Bianco non potrebbe piu' occupare alcuna delle case critiche (provare per credere). Il Bianco, quindi, deve giocare

2.Kb4 Kc6 3.Ka5!
Il Re Bianco ha finalmente occupato una casa critica. Ora la partita può poi proseguire con

3...Kb7 (il Re Nero si mette davanti al pedone)

4.Kb5! Unica! Prende l'opposizione e costringe il Nero a cedere l'accesso ad una delle case della sesta fila. 4.b4 sarebbe un errore che consentirebbe al Nero di prendere l'opposizione e di entrare in una posizione patta (infatti il Bianco non avrebbe più la possibilità di prendere controllo di una delle case critiche del pedone, che a causa della mossa b4 sono diventate non più a5,b5,c5 ma a6,b6,c6)

5...Ka7 6.Kc6 Ka8 7.Kb6


Il Bianco cede l'opposizione, ma ha una mossa "di riserva" di pedone che gliela farà riguadagnare.
7...Kb8 8.b4 Ka8 9.b5 Kb8 10.Ka6 Kc7 11.Ka7 e il Bianco vince perché controlla il cammino del pedone verso la promozione.

Col Re Nero una colonna più vicino nella posizione, il risultato a gioco corretto sarebbe patta.

La cosa cambia se il pedone è oltre la metà della scacchiera (5° traversa o oltre). Se il Re Bianco occupa le case critiche sulla sesta traversa col pedone in 5a, il Bianco vince.

Ancora differente è la situazione per i pedoni di torre. In questo caso la situazione è più favorevole alla parte che difende, che ha molte più possibilità di ottenere una patta.

Per esempio


la posizione è patta chiunque muova perfino col K "forte" davanti al pedone.
Se muove il Bianco e gioca Kb5, il Nero occuperà le case critiche (b7 prima e a7 poi) impedendo di fatto la promozione.
Se il Bianco gioca Ka7 (per impedire al Nero l'ingresso nelle case critiche), il Nero dovrà solo impedire al Bianco di uscire dalla sua "prigione". La partita potrebbe proseguire, per esempio, con le seguenti mosse

1.Ka7 Kc8 2.a6 Kc7 3.Ka8 Kc8 4.Ka7 Kc7 5.Ka8 Kc8 6.a7 Kc7 stallo (un simpatico caso di stallo della parte in vantaggio).

Fondamentalmente al Bianco manca la "terza colonna" su cui giocare per aggirare il Re Nero.

Altra serie di posizioni semplici ma fondamentali. Infatti non bisogna solo sapere che certe posizioni sono vinte, ma anche sapere cosa fare in quelle posizioni.


Mossa al Bianco. Cosa si fa?
1.b6 Kb8 2.b7 Ka7 3.Kc7

Mossa al Bianco. Cosa si fa? In questo caso è fondamentale prendere l'opposizione.
1.Kb6 Ka8 2.Kc7 e il pedone va...

Attenzione, però, ai trucchi


Mossa al Bianco, che cosa si fa?
Se avete risposto b6, BRAVI, avete appena regalato mezzo punto al Nero con uno stallo.
La mossa giusta è 1.Kb6 Kb8 2.Ka6 Kc7 3.Ka7 e il pedone promuove.

 

Sommario della regola delle case critiche

 

Nei finali con K+p contro K, c'e' una semplicissima regola per decidere se chi è in vantaggio di materiale può vincere. Se il suo Re può occupare una delle tre case critiche del pedone,
allora la partita è vinta, altrimenti è patta.

Quali sono le case critiche? Se il pedone non ha ancora superato il centro della scacchiera (fino alla quarta traversa, quindi), sono situate a una distanza di due traverse davanti al pedone (per esempio col pedone in b3 le case critiche sono c5, b5 e a5).

Se la metà della scacchiera è già stata superata, invece, le case
critiche sono quelle immediatamente davanti al pedone e la fila successiva (per esempio col pedone in b5 le case critiche saranno c6, b6 ed a6 e c7, b7 e a7).

 

La difesa del Nero

 

Cosa deve fare il Nero per conservare la patta nelle posizioni effettivamente patte?
Per quanto ci possano essere eccezioni alla regola, posizioni in cui più di una continuazione patta, il cammino più sicuro e che richiede meno analisi durante la partita è seguire la seguente procedura:

1) Se può, deve mettersi davanti al pedone, a contatto (per esempio col pedone in b5, mettersi in b6)

2) Se 1) non è possibile, deve prendere l'opposizione al Bianco
3) Se 1) e 2) non sono possibili, deve retrocedere mantenendosi davanti al pedone del Bianco.

Per esempio, nella posizione, con mossa al Bianco…

Il Bianco che gioca ad esempio 1.Kf5
Il Nero può restare a contatto del pedone? No, deve muovere
Il Nero può prendere l'opposizione? No, gli è impedito dal pedone

Il Nero deve quindi retrocedere in e8. Verificare come esercizio che le altre continuazioni portano il Nero in posizioni perse.

Stesso discorso per la stessa posizione con mossa però al Nero.
Stesse domande
Il Nero può restare a contatto del pedone? No, deve muovere
Il Nero può prendere l'opposizione? No, il Re Bianco HA l'opposizione
Il Nero deve quindi retrocedere. Verificare anche in questo caso come esercizio che
le altre continuazioni portano il Nero in posizioni perse

 

"Sembra facile, ma in fondo non è difficile"

 

Usiamo questa citazione del nostro carabiniere A.Tomba per introdurre questa posizione


Mossa al Bianco.
Quanti di voi (partecipanti alla serata o lettori del sito), a prima vista si fregherebbero le mani di fronte ad una posizione "che si vince da sola. Caspita, con due pedoni di vantaggio così vicini a promozione, come si fa a non vincerla?".

Lo vediamo subito:
- iniziamo col tipo irruento, che dice, "ho il pedone in 7ma, lo spingo e promuovo e poi vado a proteggere l'altro pedone"

1.c8Q Kxc8 2.Kb5 Kd8 3.Kc6 Ke7 4.Kd5 e siam giunti in una notoria posizione patta

- "L'irruenza non è cosa buona" dice il giocatore furbo, che tende un tranello al Re Nero

1.e6+ Se il Nero preso da un abbaglio cattura il pedone e, ovviamente esce dal quadrato di c che promuove allegramente, ma se 1...Kxc7, a questo punto il pedone e vien catturato dal re Nero, essendo il re Bianco troppo lontano per aiutare

- Il giocatore prudente non vuole sprecare niente, quindi dice "Io, per non saper né leggere né scrivere, per il momento il pedone me lo conservo"

1.Kb6 con la minaccia di Kb7 e promozione sicura, quindi il Nero è obbligato a reagire con 1...Kc8, cedendo la possibilità di salire in sesta al Re bianco. Cosa fa il Bianco adesso? 2.Kb6 o 2.e6 sono pessimi errori…perché'? Perché' regalano mezzo punto al Nero per stallo.
Quindi la mossa giusta è 2.Kc5 Kxc7

A questo punto se il Bianco gioca Kd5, il nero si porta in d7 e rientra nelle posizioni patte esaminate in precedenza, se il Bianco gioca altre mosse di Re si entra in posizioni ugualmente patte (verificatelo come utile esercizio). La continuazione vincente è spingere in e6.

3.e6

Il Nero può giocare 3…Kb8 che ovviamente perde uscendo dal quadrato del pedone, 3…Kd8 che dopo 4.Kd6 ci porta ad una nota posizione vinta per il Bianco, oppure tentare il tranello con Kc8

3...Kc8. Se il Bianco si avventa sulla casa d6, il Nero arriva alla ormai nota posizione base CON l'opposizione, guadagnando quindi la patta. Il Bianco deve quindi temporeggiare conservando l'opposizione giocando Kc6 (funziona anche Kd5 ma e' meno "mnemonica").

 

Posizioni con pedoni a contatto

 

In una posizione del tipo

il primo che occupa le case "minate" a fianco del pedone avversario perde il suo pedone.

Se la mossa è al Bianco, egli può giocando 1.Kf7 attaccare il pedone nero obbligando il Re Nero a difenderlo ed a occupare la fatidica casa d5.

1...Kd5 A questo punto il Bianco affianca il pedone avversario con 2.Kf6 e il Nero è costretto ad abbandonare il pedone al suo triste destino. Il Bianco guadagna il pedone e la partita. Ci possono essere casi in cui dalla posizione "iniziale" non si vince, ma sempre con una difesa "passiva" della parte che perde il pedone (cioè una volta calcolato che il primo ad occupare la casa mortale sarebbe il proprio re, è meglio retrocedere e cercare di occupare le case critiche del pedone passato che l'avversario si troverà ad avere).

Per esempio nella posizione

con mossa al Bianco, 1.Kf4 costringe il Nero a difendere con Kd4 oppure con Kd2. Kd2 porterebbe alla sconfitta (verificarlo come esercizio), quindi il Nero ha tutto l'interesse a giocare 1...Kd4

2.Kf3 guadagna il pedone alla prossima mossa, ma il Nero temporeggia in modo da poter prendere l'opposizione quando il Bianco catturerà il pedone, quindi gioca

2...Kd5.
Se il Bianco temporeggia ancora (3.Kf4) la cosa migliore (delle 3 mosse pattanti che mantengono il Re a contatto con la casa di opposizione di e3, cioè e5) è probabilmente ripetere la posizione (3...Kd4), mentre se il Bianco afferra il toro per le corna e si aggiudica il pedone con 3.Kxe3 3…Ke5 consegna l'opposizione e con quella la patta a gioco corretto al Nero.

 

Potenza dei pedoni affiancati

 

Chi inizia tende a volte a sottovalutare la forza dei pedoni passati affiancati ed avanzati (in sesta traversa). Un esempio chiarirà le idee.


Mossa al Nero: chi vince?
Il Nero per vincere dovrebbe mangiare entrambi i pedoni, ma non riesce in alcun modo a farlo, né attaccando da dietro né lateralmente. Un pedone invariabilmente promuove. Neppure gli scacchi risolvono la questione perché' man mano che gli scacchi sono dati, il Re Bianco si avvicina alla coppia di pedoni.

 

Accenni di finale di Torre

 

Mossa al Nero. Dimostreremo come la posizione sia patta

I piani del Bianco e del Nero sono i seguenti:
B: Non può muovere la torre perché' altrimenti salta il pedone a7, quindi la sua idea sarà di avvicinare il K in b6 o b7 per liberare la torre dai compiti di difesa.
N: La torre non può abbandona la colonna a finche' il Re Bianco non raggiunge b6 o b7, mentre il Re Nero deve per forza rimanere in g7 o h7.
Perché' il Re Nero deve per forza rimanere in g7 o h7? Verifichiamo cosa può succedere se il Nero non osserva questa regola:

1...Kg6?? (o similmente qualsiasi abbandono della 7° traversa). Semplicemente la Torre Bianca si sposta da a8 con scacco e promuove 2.Rg8+ K qualsiasi 3.a8=Q

1...Kf7?? memore dell'esperienza passata, il Re Nero NON abbandona la 7° traversa
2.Rh8! il Nero deve catturare il pedone per evitare la promozione 2...Rxa7 Il Bianco però adesso può dare scacco in h7 infilando la torre nera e vincendo la partita
3.Rh7 + K qualsiasi 4.RxRa7

Se invece il Nero si comporta correttamente, arriveremo in una posizione del tipo

con mossa al Nero. Qui il Bianco minaccia di spostare la Torre e promuovere. Il Nero deve impedirlo. Come? L'unica possibilità è lo scacco sulla colonna b.
1...Rb1+ Il Re Bianco deve muoversi e spostarsi dalla colonna b, e in tal modo la Torre nera può riportarsi sulla colonna a per tenere d'occhio il pedone.

Si noti come una posizione del genere è patta ANCHE aggiungendo un pedone g oppure un pedone h! Questo perché' il Re nero potrebbe fermarli restando nelle sue case di riferimento (h7 e g7). Ovviamente un pedone su una colonna diversa scombussola l'equilibrio dinamico della posizione, costringendo il R a spostarsi dalle case sicure.

 

De Inutilitae pedonae g, nei finali di torre

 

Già nel diagramma precedente abbiamo visto un esempio di inutilità del pedone g.
Consideriamo la seguente posizione per un'ulteriore riprova:

Il Nero riesce a pattare anche mantenendo la torre passivissima (cioè muovendola fra a8 e b8) perché' una volta giunti nella configurazione con torre bianca in g7 e pedone bianco in g6 manca lo spazio per aggirare il re sulla colonna h
Come esercizio, provate a spostare la configurazione Kp vs K a Ovest di una colonna e vedete se e come cambia il risultato

 

Esempio avanzato di difesa

 

Il seguente è un esempio abbastanza avanzato di difesa del Nero

Mossa al Nero. Se il Nero gioca la passiva Ra8 PERDE (verificare la sequenza come esercizio). Il Nero DEVE dare scacco in g1 ed in questo modo riesce a pattare (è un utile esercizio provarci).

 


Conclusione 

 

Studiare i finali di pedone è come imparare a leggere una lingua segreta degli scacchi: poche regole, ma ognuna pesa come un pezzo in più sulla scacchiera.
Sapere quando spingere, quando aspettare e quando prendere l’opposizione può valere più di un’apertura memorizzata o di un piano d’attacco sofisticato.

Ringraziamo Claudio per aver condiviso i suoi appunti e la sua esperienza — e invitiamo chi non l’ha mai fatto a provare davvero sulla scacchiera le posizioni illustrate: solo così quelle “regolette” diventano parte del proprio istinto scacchistico.

Buona lettura… e buoni finali!


– Caturnalia, Amici degli Scacchi

 Amici degli Scacchi